
Lo sapevate che nelle fragole c’è più polonio 210 che nel tabacco? Probabilmente non sapevate che fosse presente nemmeno nel tabacco, ma lo cosa più ridicola e che a dirci queste novità è una una portavoce del British American Tobacco ha tentato che spiega come il polonio 210 sia presente in ben più consistenti quantità in altri alimenti, come le fragole.
Vi chiederete ancora come le fregole c’entrino con il tabacco. Nulla. E’ che dopo diverso tempo i produttori di sigarette se ne escono per dire che effettivamente il Polonio c’è e loro lo sapevano, ma l’hanno tenuto nascosto, per non sollevare un inutile polverone. L’inutile sarebbe rendere consapevoli i consumatori di sigarette che il polonio in esse contenute incide per l’1% nel numero di morti per cancro al polmone. Ora è difficile chi sia quell’uno famigerato per cento, però sarebbe bello intevistarlo, ante mortem ovviamente, per chiedergli cosa ne pensa delle faccienda.
Uno studio di prossima pubblicazione su American Journal of Public Health rivela che per decenni le multinazionali del tabacco, nonostante abbiano studiato e scoperto gli effetti nocivi del polonio 210, abbiano nascosto i risultati.
Questa sostanza radioattiva, balzata tristemente alla ribalta col caso
Litvinenko (Londra 2006) è un pericoloso eccipiente delle sigarette.
La notizia giunge dalle pagine del quotidiano britannico The Independent, che rivela che si è arrivati a queste conclusioni tramite l’analisi di oltre 1.500 documenti interni delle company del fumo.
La cortina del silenzio si squarcia grazie ai ricercatori guidati da Monique Muggli, della Mayo Clinic nel Minnesota che rivelano che il polonio 210 non solo è presente sulle foglie del tabacco ma anche all’interno della sua struttura chimica. Pare infatti, che le industrie produttrici di sigarette abbiano tentato, invano, di eliminare questa sostenza dalle bionde ricorrendo anche alla modificazione genetica, riuscendo però a celare, con successo, le ricerche.
Le multinazionali si difendono affermando non si sa ancora con certezza quale sia il componente che causa del cancro.
Roma, 25 ago. (Apcom) – Se non fosse vero potrebbe essere la trama di un nuovo thriller che mischia storie di spie avvelenate, documenti top secret e multinazionali senza scrupoli. Ma purtroppo è la realtà, almeno stando al quotidiano inglese “The Independent”: alcune delle più grandi aziende produttrici di tabacco hanno nascosto i risultati di alcuni esami che attestano la presenza di polonio 210 nelle sigarette. Lo studio – basato su alcuni documenti ottenuti in seguito ad un’azione legale – verrà pubblicato nell’edizione di settembre dell’American Journal of Public Health.
In tutto sono stati analizzati oltre 1,500 documenti stilati dalle multinazionali di tabacco in oltre 40 anni. Tra gli effetti documentati della sostanza radioattiva – responsabile della morte dell’ex agente Kgb, Alexander Litvinenko, ucciso a Londra nel novembre del 2006 – c’è il cancro ai polmoni e i ricercatori ipotizzano che il polonio 210 potrebbe causare l’un per cento di tutti i tumori ai polmoni nella popolazione americana.
Gli studi dimostrano come il veleno sia presente nella foglia del tabacco. Per anni gli scienziati delle multinazionali hanno tentato invano eliminarla. Falliti anche i tentativi di alterare le piante geneticamente – si legge sull’Independent – le aziende avrebbero semplicemente deciso di omettere l’informazione poiché diffondere la notizia “vorrebbe dire svegliare un gigante che dorme”.