Professoressa legata e derisa ad Alessandria, i genitori e le scuse

una luminosa classe ma vuota, rispecchia il vuoto di valori di fronte ad episodi di bullismo

Siete curiosi di sapere cosa dicono i genitori a proposito delle imprese dei loro figliuoli? Ebbene arrivano le scuse a distanza di un mese dall’accaduto, e questo ci fa sospettare che i legali si siano già messi al lavoro per coprire le spalle a questi ragazzi educati non proprio bene. Il fattro di approfittare di una situazione di fragilità della povera insegnante ci fa capire il livello culturale degradato nel quale è sprofondata la scuola e con essa tutto il sistema dell’educazione che dovrebbe coinvolgere in primis le famiglie.

Ma ritorniamo a bomba… cosa avranno detto i genitori? vediamo cosa dicono le fonti informative

I genitori: «Non sono delinquenti» (IL SECOLO XIX)

scuse firmate da tutti e 28, come sempre, nessuno escluso: «Chiediamo scusa per il comportamento e determinati atteggiamenti eccessivi». Con la promessa: «Ci impegneremo a migliorare e rimediare con tutti i professori. Vorremmo avere un’altra possibilità per dimostrare che siamo tutt’altra classe, unita e di ragazzi con la testa sulle spalle».

I genitori: non è vero, solo offese e riprese video. Ma il fatto rimane gravissimo (Tecnicadellascuola).

Alessandria, i genitori degli studenti: “Prof mai legata, i nostri figli sono vittime” (Unione Sarda).

Insomma “tutto FALSO?”“Vittime questa volta sono i ragazzi, che si sono visti descrivere come delinquenti e sono stati ingiustamente demonizzati. È vero, hanno mancato di rispetto a una insegnante deridendola e non ascoltando le sue richieste, così come è vero che è intervenuto un ragazzo più grande a riportare ordine, ma è falso e infamante che la docente sia stata legata su una sedia. e che la stessa sedia sia stata presa a calci e pugni. Così come è falso che i filmati siano stati pubblicati sui social”

Insomma…come dire…andateci piano che i nostri figlioli sono sì vispi e vivaci ma mica gente da riformatorio… lasciamo pure una chance e anche due …non bisogna esagerare con la stigmatizzazione…alla fine “son ragazziiii …” come diceva tempo fa un tormentone di Ezio Greggio…

 

 

 

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